Bruxelles – Nel 2014 l’Unione europea ha dovuto importare più della metà dell’energia (53,4%) che ha consumato. È quanto certifica Eurostat, stabilendo che la dipendenza energetica dell’Ue è aumentata rispetto al 1990, ma rimane leggermente inferiore rispetto al punto culminante toccato nel 2008.
Fra i cinque Paesi maggiori consumatori di energia, l’Italia è quello con il più alto tasso di dipendenza energetica (75,9%), seguito da Spagna (72,9%) e Germania (61,4%), mentre sono sotto la soglia del 50% il Regno Unito (45,5%) e la Francia (46,1%).