Roma – Poco meno di un italiano su due vuole difendere l’accordo di Schengen sulla libera circolazione. Il dato emerge da un sondaggio dell’Istituto Ixe commissionato dalla trasmissione televisiva Agorà. L’indagine ha registrato che il 49% dei cittadini è contrario all’ipotesi di limitare o rivedere il trattato, mentre il 31% concorda con la necessità di una modifica e il 20% preferisce non esprimersi.
Sulla discussione, dopo l’intervento del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, si è espressa anche la presidente della Camera, Laura Boldrini. “Se i Paesi europei accettassero questa idea” di chiudere le frontiere interne all’Area di libera circolazione, ha dichiarato la terza carica dello Stato, “accetterebbero anche l’idea della fine dell’Unione europea”. Secondo Boldrini “dobbiamo fare di tutto perchè ciò non avvenga”.
Al momento sono sei i Paesi che hanno stabilito una sospensione di Schengen: Francia, Germania, Austria, Danimarca, Svezia e Norvegia. Mentre nella recente riunione del Consiglio Giustizia e Affari interni, il 25 gennaio scorso, diversi Stati membri hanno chiesto alla Commissione europea di preparare le basi giuridiche per consentire una reintroduzione dei controlli alle frontiere interne per la durata di due anni (attualmente è possibile farlo per un massimo di 8 mesi).