Bruxelles – La Svezia è pronta ad espellere tra 60 e 80mila persone. Si tratta di immigrati a cui è stata respinta la richiesta di asilo politico lo scorso anno. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Anders Ygmen.
“Stiamo parlando di circa 60.000 persone, ma possono arrivare fino a 80.000”, ha specificato il ministro delle Finanze Dagens alla televisione pubblica SVT, aggiungendo che il governo ha chiesto alla polizia e all’Ufficio della migrazione di avviare le operazioni per il rimpatrio. In tempi normali i rimpatri sarebbero effettuati su normali voli di linea ma con questi numeri sarebbe impossibile. Il governo ha quindi stabilito che “dovremo usare più aerei charter appositamente noleggiati”, ha aggiunto Ygeman secondo cui per completare le operazioni “ci vorranno anni”.
In pratica sono state rigettate circa la metà delle 163mila richieste d’asilo nel 2015 nel Paese. La pressione migratoria sulla Svezia è molto alta se si rapporta alla popolazione. I 163mila rifugiati che hanno fatto richiesta di asilo nel 2015 equivarrebbero a 1,3 milioni di persone in un Paese di 80 milioni di abitanti come la Germania (che ha ricevuto l’anno scorso 1,1 milioni di rifugiati).
Il tasso di accettazione della domanda varia molto rispetto alla nazionalità. I siriani, arrivati in massa in Svezia nel 2015, sono stati accettati per il 90%, molto più degli afghani (35%) o degli iracheni (20%).