Bruxelles – Il piano d’azione congiunto tra Europa e Turchia per fare fronte alla crisi dei migranti deve essere “implementato pienamente”, e questo significa da parte dell’Ue “che dobbiamo supportare meglio Ankara nell’incredibile lavoro che sta facendo per ospitare e proteggere i profughi”, ma la Turchia da parte sua “deve gestire meglio il flusso di migranti e rifugiati”. L’Alto rappresentante Federica Mogherini parlando in conferenza stampa ad Ankara dopo le discussioni col governo ha sottolineato che bisogna portare a temine il piano “innanzitutto per il bene di rifugiati e migranti”, visto che “la nostra priorità è salvare vite ed evitare che le organizzazioni criminali facciano profitti dalla disperazione”, ma è prioritario anche che “i flussi di migranti vengano resi sostenibili per l’Europa e per la Turchia”.
Punto centrale del piano è il sostegno economico da 3 miliardi che l’Europa ha promesso alla Turchia per contribuire ai costi del’accoglienza, sostegno che al momento è bloccato dall’Italua che vuole che questi sldi siano presi dal budget Ue e non richiesti agli Stati. “Sulla questione dei soldi si è deciso unanimemente”, e “sono fiduciosa che la somma ci sarà in un tempo ragionevole”, ha affermato Mogherini assicurando che “il lavoro preparatorio per spenderli è già in corso e la Commissione sta facendo tutte le valutazioni necessarie nel frattempo sui bisogni di ciascun progetto, perché, ha ricordato, “i soldi non andranno al governo turco ma direttamente ai progetti”, per l’accoglienza dei rifugiati. Ma su questo punto Ankara spinge perché i soldi siano sborsati al più presto. Ogni ritardo ritardo ha ripercussioni sugli standard di vita dei rifugiati, in particolare per quanto riguarda istruzione e assistenza sanitaria”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Mevlüt Çavuşoğlu.