Bruxelles – Serve rimodellare il mercato energetico europeo, e per farlo sono necessarie regole più trasparenti per l’etichettatura energetica e trasformare i consumatori da attori passivi a parte attiva. Sono questi i punti principali evidenziati da tre opinioni votate il 20 gennaio dalla plenaria del Comitato economico e sociale europeo (Cese).
Rinnovabili – Il Cese considera la recente apertura da parte della Commissione Ue di una consultazione pubblica sulle rinnovabili un “passo nella giusta direzione”. Tuttavia, l’Unione necessità di una maggiore azione per rendere i prezzi dell’energia più trasparente, per permettere ai consumatori di diventare attori attivi nel mercato garantendo loro “adeguate informazioni e risorse”, e per rimuovere gli ostacoli di accesso al mercato.
Consumatori – Le parti sociali e gli industriali si dicono pienamente concordi con l’intenzione dell’esecutivo di mettere “i consumatori al cuore dell’Unione energetica”, ma per farso serve dare loro accesso alle tecnologie, alle informazioni, a una forma di training e alla finanza. “I consumatori dovrebbero avere la libertà di giocare un ruolo attivo nel sistema energetico avendo il diritto di scegliere e cambiare facilmente fra produttori energetici e distributori”, scrive il Cese, puntualizzando però che “dare ai consumatori più diritti e opportunità va di pari passo con dare loro maggiori responsabilità”.
Etichettatura – Il Cese chiede che, per una migliore etichettatura sull’efficienza energetica dei prodotti, questi vengano sottoposti a controlli più stretti e soggetti a un sistema comune europeo di sanzioni nel caso vengano identificate violazioni. Il Comitato vorrebbe anche che venisse data particolare attenzione a ciò che viene importato da Paesi terzi, “per proteggersi contro la concorrenza sleale e la frode”.