Bruxelles – Al via la commissione d’inchiesta del Parlamento europeo per la violazione delle norme comunitarie sulle emissioni nel settore automobilistico emerse con lo scandalo Volkswagen. L’Eurocamera ha approvato giovedì a Strasburgo il mandato e i membri della commissione, che sarà composta da 45 deputati e aprirà i lavori a metà febbraio. L’approvazione avviene proprio nel giorno dell’incontro a Bruxelles tra i rappresentanti dei gruppi automobilistici europei e la Commissione Ue. Tra i componenti vi saranno anche gli italiani Massimiliano Salini (Fi-Ppe), Massimo Paolucci (Pd-S&D), Remo Sernagiotto (Fi-Ecr) ed Eleonora Evi (M5s-Efdd).
L’organismo d’inchiesta indagherà sulle eventuali responsabilità della Commissione europea sulle irregolarità dei test per misurare le emissioni, sulla mancata introduzione, anche da parte degli Stati membri, di misure efficaci per contrastare le manipolazioni e sull’assenza nei Paesi europei di sanzioni adeguate a punire i costruttori colpevoli di violazioni. Nella sua prima riunione di febbraio, la commissione d’inchiesta nominerà il presidente e i co-presidenti e, entro 6 mesi dall’inizio del suoi lavori, dovrà presentare una relazione relazione intermedia (cui seguirà, al termine dell’anno previsto di mandato, quella finale). La commissione di inchiesta è stata nominata a seguito di una risoluzione votata dal Parlamento Ue nel mese di ottobre, che chiedeva di approfondire il ruolo e le responsabilità degli stati membri e della Commissione Ue nel cosiddetto “Dieselgate”.