Nella vicenda della Xylella in Salento non c’è una attacco della magistratura alla Scienza (con la S maiuscola): la scienza è divisa in due campi, e le autorità politiche e amministrative hanno deciso di sceglierne uno e ignorare l’altro. E hanno attivato un regime di quasi monopolio della ricerca nel settore, privilegiando una sola soluzione, la distruzione degli ulivi con annesso spargimento massiccio di pesticidi, che non era supportata da nessuna evidenza scientifica e in cui non credevano neanche loro stessi.
Gli scienziati come Martelli e Boscia, profeti della verità ufficiale sulla Xylella, hanno agito in base a un teorema (anzi, un postulato), in cui credono in modo ideologico e nient’affatto scientifico, secondo cui l’olivicoltura tradizionale pugliese è condannata irrimediabilmente, e fra 4-6 anni sarà del tutto scomparsa, per lasciare il posto a nuove varietà di ulivi più resistenti ai fitopageni e più produttive (e naturalmente brevettate e molto più care da impiantare), e magari a vigneti invece di uliveti.
Boscia lo ha detto chiaro e tondo durante l’inchiesta di Presa Diretta domenica scorsa, pensando che i microfoni fossero spenti. Gli scienziati che hanno monopolizzato la ricerca e il risk assessment e suggerito il risk management nella vicenda Xyella in Salento hanno agito con quest’obiettivo (trasformare l’agricoltura e il paesaggio agrario in Salento e in Puglia) e non nell’interesse pubblico, ovvero al fine di limitare il più possibile i danni del disseccamento, trovarne tutte la cause, prevenire la diffusione della malattia, curare le piante malate, salvare gli alberi, preservare il patrimonio agricolo, storico e paesaggistico della Regione.
É questa loro “Scienza” che la magistratura di Lecce ha messo sotto accusa, avvalendosi di consulenze scientifiche di livello almeno pari al livello della conoscenza dei virologi sotto inchiesta.
Consiglio anche la lettura di quest’intervento di Rosa D’Amato, europarlamentare del M5s di Taranto, che aggiunge altri elementi contro la tesi dell’attacco alla Scienza da parte della magistratura.