Bruxelles – L’Italia si colloca tra i peggiori paesi europei per quanto riguarda le offerte di lavoro per gli Ict, ovvero i tecnici dell’informazione e della comunicazione. Lo afferma una statistica Eurostat secondo cui in Italia vengono formati molti professionisti specializzati nel settore, solo nel 2014 sono stati 558.500 sui circa 8 milioni di tutta Europa, siamo quarti dopo Germania, Inghilterra e Francia (questi tre Stati membri sommati rappresentano quasi la metà di tutti gli specialisti Ict occupati in Ue nel 2014). Ma in termini relativi solo il 2,5% degli italiani nel settore ha effettivamente un’occupazione, dato abbastanza negativo, nonostante ci sia stato un miglioramento dal 2011.
A livello di Unione europea le quasi 8 milioni di persone che sono state impiegate nel settore rappresentano il 3,7% dell’occupazione totale dei lavoratori. Negli ultimi anni, sia il numero degli specialisti che la percentuale di loro che trova una occupazione sono aumentati, segnale di un adattamento del mercato ad un mondo sempre più digitalizzato. Tuttavia, quasi il 40% delle imprese, con almeno 10 addetti, che hanno reclutato o cercato di assumere personale per lavori che richiedono competenze specialistiche Ict ha trovato difficoltà nel coprire i posti vacanti nel 2014.