Brando Benifei, 29 anni, spezzino, è tra i 30 giovani politici più influenti del mondo. La rivista statunitense Forbes stila la speciale classifica, inserendoci anche l’europarlamentare del Pd. Non l’unico italiano, ma il solo della lista a sedere al Parlamento europeo. A Benifei si riconosce il lavoro svolto e la costante attività parlamentare, ma in tempi di polemiche (l’ultima tra tra Matteo Renzi e Jean-Claude Juncker), critiche (si pensi alle tensioni tra Polonia e Commissione Ue), allarmismi (secondo il presidente del Consiglio europeo il sistema Schengen rischia di collassare nel giro di pochi mesi), ed euroscetticismo diffuso, è il ruolo di “sostenitore degli Stati Uniti d’Europa” che gli riconosce Forbes a risaltare più di ogni altra cosa. Del resto è la prima cosa che viene messa in risalto dalla stessa rivista.
Il ritratto fatto del giovane europarlamentare? “Sostenitore degli Stati Uniti d’Europa, Benifei presiede il Network parlamentare dei giovani socialisti europei, con membri da oltre trenta paesi. Relatore di iniziative e atti legislativi sull’occupazione, come il programma Garanzia Giovani, lavora sul collegamento tra le questioni del lavoro e le politiche per la disabilità, i diritti umani e le trasformazioni della società digitale”. Il diretto interessato non può che essere “particolarmente contento”, come ammesso dallo stesso Benefei, visto che “riconoscono l’impegno che cerco di mettere in settori che mi stanno molto a cuore”.
Non solo Benifei. Ci sono altri due giovani politici sempre italiani, ma non di stanza a Bruxelles, nella classifica di Forbes: la deputata Anna Ascani (Pd, 28 anni), e il vice presidente della Camera dei deputati, Luigi Di Maio (29 anni, M5S). A loro si aggiunge poi Leonardo Quattrucci (23 anni), il più giovane consigliere del Centro europeo per la strategia politica della Commissione europea.