Bruxelles – Non basterà il vertice dei capi di Stato e di governo in programma a febbraio per potere trattare approfonditamente due delle questioni più spinose che occupano l’agenda europea: la Brexit e la crisi dei rifugiati. A sostenerlo è il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker che in conferenza stampa a Strasburgo ha annunciato: “Raccomanderò a Tusk di prevedere una mezza giornata in più per affrontare anche la questione rifugiati perché ci deve essere tempo” per parlare “in maniera intensiva” anche della questione dei profughi.
Sulla questione rifugiati “avremmo potuto fare progressi se ci fossimo attenuti a quello che è stato deciso”, ha sottolineato Juncker, ribadendo: “Le misure necessarie sono state adottate, misure proposte dalla Commissione e sostenute dal Parlamento, ma è stato concretizzato poco mentre se questo fosse avvenuto non saremmo in questa situazione”.