Bruxelles – La Commissione europea seppellisce l’ascia di guerra e cerca di porre fine allo scontro con Matteo Renzi. “Non ci sono problemi tra il governo italiano e la Commissione, soltanto un dibattito condotto qualche volta in maniera un po’ virile”, ha assicurato Jean-Claude Juncker in una conferenza stampa al Parlamento europeo con Martin Schulz e Mark Rutte. “Ci sono buone relazioni tra la Commissione, e il suo presidente, e tra i diversi commissari e i colleghi italiani”, ha affermato il presidente secondo cui quelli dei giorni scorsi tra Roma e Bruxelles sono stati solo “scambi vivaci”, una cosa “normale in democrazia e che non ha conseguenze”. “Ho detto sol che ero triste per certe considerazioni verso la Commissione, ma ho fatto anche tanti complimenti all’Italia che farebbero onore a chi scrive lettere d’amore, ho avuto uno slancio lirico”, ha scherzato Juncker.
Anche Schulz ha minimizzato le frizioni tra l’esecutivo e Renzi parlando di “dialogo necessario tra le istituzioni”, che “si devono ascoltare a vicenda”, parlando anche lui di “controverse normali nella vita politica”, e augurandosi che verranno trovare “presto soluzioni ai problemi sul tappeto”.
Rutte, che era presente in quanto presidente di Turno del Consiglio Ue, ha parlato del piano congiunto con la Turchia, che l’Italia sta bloccando chiedendo che i tre miliardi promessi ad Ankara siano presi dal bilancio comunitario e non chiesti agli Stati membri. “Sui 3 miliardi stiamo tutti lavorando con l’Italia per sbloccare” la situazione e a questo scopo “sono state intraprese diverse iniziative” ha detto precisando però che “ ci sono già soldi disponibili e stiamo aspettando già i primi progetti dalla Turchia da iniziare a implementare per migliorare la situazione nei campi profughi”, presenti nel Paese, in cui ci sono circa 4 milioni di rifugiati, ma anche per le comunità di siriani presenti nel Paese. Naturalmente, ha però riconosciuto Rutte, “vogliamo che l’intera somma sia disponibile”, e quindi “dobbiamo lavorare duramente per sbloccare il problema”.