Bruxelles – Nel 2016 l’Austria accoglierà al massimo 37.500 migranti e da qui al 2019 non darà ospitalità a più di 127.500 persone. Continua la chiusura di Vienna all’accoglienza: dopo avere ripristinato i controlli alle frontiere sostenendo che “l’Ue non è in grado di difendere i suoi confini esterni”, ora il Paese ha annunciato l’introduzione di un tetto massimo ai rifugiati che saranno accolti. Dopo una riunione dei ministri federali e dei governatori provinciali, il cancelliere austriaco, Werner Faymann ha definito il dato come una “linea guida”, ma il vice cancelliere, Reinhard Mitterlehner, ha parlato esplicitamente di un “limite massimo”. Se dovesse essere superato, ha spiegato Faymann, il governo esaminerà le opzioni legali per reagire.
Si tratta, ha specificato il cancelliere, di una “soluzione di emergenza” ma l’Austria, ha insistito “non può accettare tutti quelli che presentano una domanda di asilo”. Nel 2015 Vienna ha ricevuto 90mila richieste, molte delle quali devono ancora essere esaminate. Queste domande di asilo non saranno conteggiate nel nuovo tetto massimo fissato. “Dobbiamo anche intensificare i controlli alle nostre frontiere in maniera massiccia”, ha sottolineato Faymann.
E anche il governo tedesco vuole che nei prossimi mesi il numero dei migranti in arrivo diminuisca “significativamente” dopo il milione di richiedenti asilo arrivati nel 2016, ha sottolineato il portavoce di Merkel, Steffen Seibert, senza specificare quale sia la quota a cui punta il governo.
Nel frattempo a partire da martedì sera la Macedonia ha chiuso il confine con la Grecia per evitare un ulteriore afflusso di migranti, bloccando così in un campo alla frontiera circa 650 richiedenti asilo.