Bruxelles – Nello scontro aperto tra Bruxelles e Roma, la sua è forse la posizione più delicata. Fortemente voluta come Alto rappresentante direttamente dal premier, Matteo Renzi, ora Federica Mogherini si trova schiacciata tra il suo ruolo di vicepresidente di quella Commissione che critica il governo italiano e quello appunto di rappresentante di Roma a Bruxelles da cui ci si aspetta una difesa degli interessi nazionali. “È chiaro che io lavoro per tutta l’Ue e per tutti i cittadini europei ma la mia storia politica, le mie idee la mia nazionalità non per questo scompaiono da un giorno all’altro”, premette Mogherini, interpellata in merito alle accuse di Bruxelles sulla mancanza di un interlocutore italiano. Nel merito, l’Alto rappresentante prende le difese dell’Italia e smentisce la stessa Commissione: “I canali con il governo italiano ci sono, funzionano, sono aperti, gli scambi sono costanti e il lavoro comune delle istituzioni Ue e del governo italiano, per quello che vedo quotidianamente sia come vicepresidente della Commissione che come Alto rappresentante, funzionano”.
Dunque secondo Mogherini non bisogna esacerbare lo scontro tra Roma e Bruxelles perché non è fondato su reali motivi di contrapposizione: “Gli interessi dell’Italia e dell’Ue coincidono, e su due settori fondamentali per l’Italia e la Commissione, cioè la flessibilità e l’immigrazione, lavorano per gli stessi obiettivi”, ricorda. Tanto è vero che “in un anno di lavoro abbiamo introdotto misure politiche e strumenti che fino a un anno fa non c’erano e questo è stato grazie ad un lavoro congiunto dell’Italia, con altri Stati membri, e della Commissione che sono dalla stessa parte”, insiste l’Alto rappresentante, anche se “mi sembra sfugga ad alcuni commentatori”, attacca.
Il tentativo insomma è quello di ricomporre la frattura tra la Commissione Ue e il governo italiano, governo che alcuni vorrebbero insoddisfatto delle azioni dell’Alto rappresentante in difesa degli interessi nazionali. Ad alimentare le voci anche l’intervista dell’europarlamentare del Pd e fedelissima di Renzi, Simona Bonafè che intevistata da Radio 24 ha lamentato: “Io capisco che Federica Mogherini abbia l’obbligo di fedeltà al collegio dei commissari, vedo però che molti dei suoi colleghi che dovrebbero rappresentare l’Europa quanto lei non perdono occasione per difendere gli interessi nazionali”.