Roma – “Non credo ci siano realisticamente opzioni per una piccola Schengen”. Così l’Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell’Ue, Federica Mogherini, boccia l’ipotesi che vi possa essere un’area di libera circolazione ristretta solo ad alcuni Paesi membri. L’idea di creare uno spazio Schengen per pochi eletti è stata attribuita alla Germania dal quotidiano La Stampa, che riportava di un progetto dal quale sarebbero tenuti fuori Stati membri come Italia e Grecia, colpevoli di fare troppo poco sull’identificazione dei migranti, un’accusa che in verità grava sul nostro Paese, con tanto di procedura di infrazione avviata dalla stessa Commissione.
Un conto è chiedere un più rigoroso rispetto degli accordi, tutt’altro realizzare un’area di libera circolazione escludendo addirittura uno dei fondatori dell’Ue. Per Mogherini “dobbiamo fare in modo che Schengen funzioni com’è e garantisca ai cittadini europei quello che è riuscita a garantire in questi anni: sicurezza da una parte e libertà di circolazione dall’altra”.
L’Alto rappresentante, a Roma per partecipare a una conferenza sui rapporti tra Unione europea e America latina, ha poi parlato della gestione dei flussi migratori più in generale, invitando i 28 a “realizzare le decisioni che sono già state prese”. Ha sottolineato come l’Agenda per le migrazioni proposta dalla Commissione sia stata adottata “faticosamente e anche sotto impulso dell’Italia”, ma “ora c’è bisogno che tutti gli Stati membri realizzino le decisioni che loro stessi hanno preso”, ha affermato la vicepresidente dell’esecutivo comunitario. “Questo – ha proseguito – ci potrebbe garantire come europei di gestire i flussi di immigrati e di rifugiati in modo dignitoso, rispettoso della legalità internazionale, dei principi fondamentali dei diritti umani e di protezione dei richiedenti asilo”, garantendo al contempo “la sicurezza dei nostri cittadini e il controllo delle frontiere”.