Bruxelles – L’agenzia di rating Standard and Poor’s rivede al ribasso le stime sull’affidabilità economica della Polonia. Motivo: alcune leggi approvate dal nuovo governo “indeboliscono l’indipendenza e l’efficacia di istituzioni chiave”. Dopo l’apertura della procedura per la tutela dello stato di diritto da parte dell’Unione europea, cade un’altra tegola sulla testa del nuovo esecutivo polacco di destra conservatrice: gli interventi del governo di Varsavia sulla Corte costituzionale e quelli per rafforzare il controllo governativo sui media pubblici hanno portato Standard and Poor’s ad abbassare il livello di rating del Paese da A- a BBB+.
“Dopo la vittoria delle elezioni nell’ottobre 2015, il nuovo governo polacco ha intrapreso varie misure legislative che consideriamo indeboliscano l’indipendenza e l’efficacia di istituzioni chiave”, spiega in una nota S&P.
L’agenzia ha anche rivisto da positivo a negativo l’outlook sul proprio rating, ovvero l’agenzia potrebbe abbassare ancora il rating “nel corso dei prossimi 24 mesi”, se le spese pubbliche e la politica monetaria peggioreranno.