Bruxelles – In Grecia torna la Troika. Presto il Fondo monetario internazionale tornerà a fare parte attivamente, insieme alla Commissione europea, alla Bce e al Fondo Salva-Stati Esm, del Terzo Memorandum che Atene ha concordato a luglio con l’Eurogruppo per ottenere un prestito da 86 miliardi. Il ministro delle Finanze Euclid Tsakalotos “mi ha confermato che il governo accetta che il Fondo debba avere un ruolo nel programma”, ha dichiarato il presidente Jeroen Dijsselbloem al suo arrivo all’Eurogruppo.
Appena i tecnici di Bruxelles torneranno ad Atene per le trattative con il governo ellenico “ci sarà anche l’Fmi che lavorerà con la Commissione, e ci sarà come Troika, anche se sembra che non usiamo più questa parola”, ha spiegato Dijsselbloem nella conferenza stampa dopo la riunione. L’Fmi ha chiarito “che vuole essere parte del programma per la Grecia, lo ha ribadito alla riunione di oggi anche Poul Thomsen (direttore del dipartimento europeo dell’Fmi, ndr) ma hanno condizioni che sono chiare, sul surplus primario, sulla riforma delle pensioni e sulla sostenibilità del debito”, ha continuato il presidente dell’Eurogruppo.
Il Fondo già la scorsa estate, dopo che l’accordo fu firmato, ha affermato chiaramente che senza una ridiscussione del debito della Grecia non sarebbe stato della partita. “Le discussioni sulla ristrutturazione del debito inizieranno appena sarà conclusa la prima revisione del programma”, ha ribadito Dijsselbloem e questo”politicamente perché è quanto abbiamo concordato questa estate”, e poi perché “per fare il calcolo della sostenibilità del debito servono i dati sul funzionamento della riforma delle pensioni (uno degli argomenti in corso di trattativa, ndr) e gli altri elementi legati alle questioni fiscali”.
Il presidente dell’Eurogruppo si è mostrato ottimista sulla possibilità che vada come si aspetta Bruxelles. “Ho la sensazione che il governo ellenico, e di sicuro il ministro Tsakalotos, sia determinato a tenere il passo delle riforme. Questo perché sia lui che il primo ministro Alexis Tsipras credono che portare avanti il programma sia cruciale per la ripresa economica e per ridare fiducia a investitori e ai cittadini devono tornare a spendere”.