Roma – “Ritrovare con urgenza la consapevolezza e la determinazione necessarie ad affrontare le sfide di oggi: sicurezza, immigrazione, rilancio economico, completamento dell’Unione economica e monetaria”. Secondo il sottosegretario agli affari europei, Sandro Gozi, se l’Ue non sarà in grado di compiere questo passo “lascerà campo libero non tanto ai populismi, non ci fanno paura, quanto alla rassegnazione e all’indifferenza” che rappresentano “il vero pericolo”.
Di rientro dalla sua visita a Malta, dove ha partecipato all’evento ‘Da Roma a Lisbona e oltre’, organizzato dal governo di Joseph Muscat, l’esponente dell’esecutivo ribadisce la convinzione che nell’Ue si debba discutere di modifica dei trattati. “L’orizzonte è il 2017, quando ci ritroveremo a Roma per l’anniversario dei Trattati del 1957”. A quell’appuntamento si dovrà arrivare non solo “dandoci pacche sulle spalle”, aveva indicato in una intervista a L’Unità, ma avendo le idee chiare su come realizzare “una migliore Unione, con il coinvolgimento di tutti i Paesi che condividono l’esigenza di salvaguardare e rilanciare il progetto europeo”.
Olanda, Slovacchia e Malta, che si succederanno alla presidenza dell’Ue per i prossimi 18 mesi, “svolgeranno un ruolo fondamentale” per portare avanti la discussione, indica Gozi, ma anche l’Italia “non mancherà di fare la sua” parte. “Nei prossimi mesi proporremo una serie di occasioni di confronto e di dibattito sul futuro del nostro progetto comune – promette il sottosegretario – e continueremo a mobilitare in maniera capillare le forze che credono nel cambiamento e in un’Europa più forte e più efficace”.