Bruxelles – Niente nuovo olio a prezzi di favore dalla Tunisia. Si è conclusa con 29 contrari, 7 favorevoli e 1 astenuto la votazione in Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo sul rigetto della concessione di un incremento temporaneo a dazio zero del contingente di importazione in Ue di olio d’oliva dalla Tunisia di 35mila tonnellate nel 2016 e altre 35mila nel 2017 (che si andrebbero a sommare alle 56.700 attuali) proposto dalla Commissione Ue. “Come annunciato, ho votato a favore del rigetto della proposta dell’esecutivo” ha commentato Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della Comagri “perchè si tratta di un aumento eccessivo di prodotto che, con ogni probabilità, non sarà neanche utilizzato e non siamo in possesso di stime sull’impatto di questa concessione, fondamentali per valutarne gli effetti sul mercato comunitario, in particolare per i paesi produttori dell’area mediterranea. Insieme alla relatrice Clara Aguilera Garcìa“, ha spiegato De Castro.
“Siamo però riusciti a far approvare alcuni emendamenti di compromesso che depotenziano gli effetti della proposta della Commissione europea spiega l’eurodeputato – . Oltre a una valutazione di impatto che l’esecutivo dovrà fare” ha concluso il coordinatore della Comagri “abbiamo dimezzato il contingente (35.000 tonnellate nel 2016 e la possibilità, nel 2017, di utilizzare l’eventuale parte non utilizzata dell’anno precedente), previsto l’introduzione di licenze di importazione mensili da gennaio a ottobre per non competere con la nostra produzione di extra-vergine e la possibilità di sospendere l’intervento qualora si verifichino distorsioni sui mercati”.
Dopo il passaggio in Commissione INTA (Commercio internazionale), il parere votato ieri sera dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo andrà in Aula entro il mese di marzo.