Bruxelles – Una telefonata per discutere di cooperazione, progetti energetici, della minaccia del terrorismo e delle possibilità di risolvere il conflitto in Siria. Ai due capi del telefono il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, e il presidente della Russia, Vladimir Putin. I due leader “hanno discusso di diverse questioni legate alla cooperazione tra i due Paesi”, tra cui “rapporti commerciali e nella sfera economica”, e “hanno confermato l’importanza di proseguire il lavoro congiunto nell’interesse della realizzazione di progetti di energia reciprocamente vantaggiosi” si legge in un comunicato del Cremlino che spiega che l’iniziativa è stata presa da Renzi.
Al centro della conversazione con Putin anche temi di politica internazionale con “speciale attenzione alle prospettive per risolvere il conflitto in Siria”, alle tensioni in crescita tra Iran e Arabia Saudita, e in questo contesto è stata sottolineata “l’importanza di uno stretto coordinamento degli sforzi nella lotta contro il terrorismo internazionale”.
Quella tra Putin e Renzi è stata la prima telefonata del 2016 tra il presidente russo e un leader dei paesi del G8-G20. Stando a quanto si legge sul sito del Cremlino, l’unico altro contatto durante le feste di fine anno in Russia è avvenuto il 5 gennaio con il presidente della Finlandia, Sauli Niinisto. A dicembre l’Italia aveva puntato i piedi contro il rinnovo automatico delle sanzioni alla Russia, affermando che la questione non poteva essere semplicemente affrontata in maniera burocratica, ma meritava un dibattito politico. Le sanzioni (poi prolungate), a cui Mosca ha da tempo risposto con un blocco delle importazioni degli agroalimentari europei, stanno pesando fortemente sull’economia del nostro Paese. Renzi, nell’ultimo Consiglio europeo di dicembre aveva polemizzato con Berlino che, nonostante le critiche alla Russia per le ingerenze nella politica ucraina e l’annessione della Crimea, sta facendo affari “ala chetichella” con Mosca portando avanti l’allargamento del Nord Stream, la tubatura che porta il gas russo direttamente in Germania passando dal mar Baltico.