Bruxelles – Torna a infuocarsi il dibattito sull’accoglienza dei richiedenti asilo in Europa dopo le aggressioni di massa subite dalle donne la notte di capodanno a Colonia, ma anche ad Amburgo e in Finlandia. Tra le trentuno persone identificate nell’ambito delle indagini a Colonia figurano ben 18 richiedenti asilo, secondo i dati comunicati dal ministero dell’Interno del Paese. Le loro nazionalità non sono state divulgate ma è stato specificato che nessuno di loro è legato a casi di molestie sessuali ma a casi di furto e lesioni personali. Tra gli altri fermati 9 algerini, 8 marocchini, 4 siriani, 5 iraniani, un iracheno, un serbo, uno statunitense, e due tedeschi.
Ma il caso di Colonia non è isolato. Salgono a 70 le denunce sporte da donne che hanno raccontato di aver subito molestie sessuali durante la notte di San Silvestro anche ad Amburgo. In 23 casi le vittime delle aggressioni hanno riferito di essere state anche derubate, e sono due le denunce per lesioni corporali. Un insolito elevato numero di aggressioni a sfondo sessuale è stato registrato la sera di Capodanno anche in Finlandia. Le guardie di sicurezza impegnate nel pattugliamento della città a Capodanno hanno riportato alla polizia “aggressioni sessuali diffuse”, un “fenomeno assolutamente nuovo a Helsinki”, ha riportato il vicecapo della polizia. La polizia ha anche ricevuto informazioni di tre casi nei quali “i sospetti erano richiedenti asilo e i tre sono stati arrestati”, ha fatto sapere la polizia, rivelando anche di avere ricevuto, prima di Capodanno, “soffiate secondo le quali richiedenti asilo avrebbero potuto attuare piani simili a quelli di Colonia”.
Casi che rischiano di complicare ancora la già difficile accoglienza dei richiedenti asilo in Europa. Per la cancelliera tedesca, Angela Merkel è importante “che la piena verità sia messa sul tavolo” senza “sconti ed edulcorazioni”, o si produrrà un “danno” allo stato di diritto e alla grande maggioranza dei profughi che non ha alcuna colpa e cerca protezione, ha fatto sapere il suo portavoce, Georg Streiter. “Ovviamente – ha aggiunto – non è accettabile che una piccola minoranza metta a rischio questo con reati del genere”, visto che “qui non si tratta in prima linea di profughi, ma si tratta di criminalità”.
A seguito delle vicende di Colonia, il capo della polizia della città è stato mandato in pensionamento anticipato dopo essere finito nel mirino delle critiche per la gestione della sicurezza e dell’informazione sul caso.