Bruxelles – L’Italia non esageri con le richieste di flessibilità. L’ammonimento viene da Jeroen Dijsselbloem, che è presidente dell’Eurogruppo, ma essendo anche il ministro delle Finanze olandese è membro del governo che ha la presidenza di turno dell’Unione europea per questo primo semestre 2016.
“L’Italia ha chiesto varie flessibilità, per le riforme strutturali, per gli investimenti, per i migranti. Sono decisioni che dipendono dalla Commissione Ue. L’unica cosa che posso dire è: non spingiamo. La flessibilità è un margine, si può usare una volta sola. Non si può esagerare”, ha detto Dijsselbloem parlando con i giornalisti oggi a Amsterdam.
Ai cronisti il ministro ha espresso i suoi dubbi sulla richiesta italiana di sfruttare un margine ulteriore dello 0,2% del Pil (3,3 miliardi) di deficit come compensazione alle spese sostenute per l’accoglienza dei migranti, oltre a quanto richiesto per riforme e investimenti.