Bruxelles – “Stiamo discutendo di una serie di possibili spostamenti, come sempre accade nella carriera diplomatica” ma Stefano Sannino “gode della mia personale stima a Bruxelles e dovunque andrà dopo Bruxelles”. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, conferma implicitamente le indiscrezioni secondo cui palazzo Chigi avrebbe deciso di porre fine in anticipo al lavoro del rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione europea. L’attuale ambasciatore italiano dovrebbe spostarsi a Madrid mentre al suo posto a Bruxelles dovrebbe arrivare Cesare Maria Ragaglini, attualmente rappresentante dell’Italia a Mosca.
Stefano Sannino “è un autorevolissimo esponente della nostra diplomazia, e sono orgoglioso di aver proposto la sua nomina ad ambasciatore, come scelta del nostro Consiglio dei ministri nel 2013”, sottolinea Renzi a margine della riunione dei capi di Stato e di governo a Bruxelles. Secondo il premier, dunque “tutte le discussioni e le malevoli interpretazioni” che sono state date in questi giorni “si sgonfiano rispetto alla realtà dei fatti”. Secondo l’interpretazione di molti, il premier avrebbe proposto un cambio della guardia a Bruxelles perché l’attuale rappresentante permanente è troppo incline al dialogo e a trovare compromessi mentre Roma vorrebbe portare in Europa l’immagine di un’Italia pronta a dare battaglia su tutti i dossier.
Ma Sannino, assicura oggi il premier, “appartiene alla categoria degli ambasciatori di grado e farà un grande lavoro in queste settimane e mesi a Bruxelles e dovunque andrà in futuro, visto che ha un’esperienza che gli permette di essere utile al nostro paese qui e altrove”.