Bruxelles – Il sogno di fare uno stage al Parlamento europeo? Si può esaudire, acquistando il libro di un’eurodeputata e scattandosi un bel selfie. Sta facendo discutere, e non poco, l’idea di Lara Comi, giovane europarlamentare di Forza Italia e vicepresidente del gruppo dei popolari al Parlamento europeo, che ha deciso di accompagnare l’uscita di un suo libro sulla Garanzia giovani (il programma europeo per garantire ai giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano una offerta di lavoro o formazione di qualità) con una iniziativa quantomeno insolita: “Acquista il libro, fai un selfie e invialo insieme al tuo curriculum. Le migliori candidature saranno selezionate per uno stage retribuito presso il mio ufficio al Parlamento europeo”, è la scritta che campeggia sulla quarta di copertina di “A.A.A. Lavoro offresi. Quello che devi sapere sulle opportunità della Garanzia Giovani”. Ma l’idea che possa essere un autoscatto (naturalmente con libro appena acquistato in bella mostra) a poter valere un’opportunità lavorativa non è piaciuta a molti.
Pubblicato sulla pagina Facebook dell’eurodeputata, l’annuncio è valso a Comi una pioggia di commenti critici, per dirla con un eufemismo. “Ma non ti vergogni? Un selfie col tuo libro per candidarsi per uno stage? A.A.A. Fai schifo”, attacca Matteo, “Ma vergognarsi mai? Se io mandassi il mio curriculum vitae e fossi la candidata ideale ma non acquistassi il libro…non verrei tenuta in considerazione?”, fa eco Cristina. E giù su questi toni, tra chi “spera che questa proposta sia uno scherzo perché è un insulto all’intelligenza” e chi ritiene la proposta “una caduta di stile” e suggerisce all’eurodeputata di ritirarla rapidamente.
Alcuni, in particolare il settimanale l’Espresso che per primo ha sollevato il caso, hanno anche accusato l’eurodeputata di speculare sui sogni dei giovani candidati, promuovendo il suo libro con fondi pubblici. La mail indicata per inviare i curricula (garanziagiovani@europe4you.it) fa notare il settimanale, non ha nulla a che fare con la Garanzia giovani ma rimanda invece ad una società di consulenza milanese che ha come presidente onorario proprio l’onorevole Comi.
L’eurodeputata dal canto suo si difende. “Le mie royalties verranno destinate al pagamento degli stages. Questo è il merito”, twitta Comi in risposta a chi critica la sua idea di meritocrazia. “Ad averne – aggiunge l’europarlamentare – di politici che scrivono libri destinando il proprio ricavato ai giovani stagisti… per gli invidiosi consiglio Malox”.