Bruxelles – Sarebbe pronto il cambio della guardia per la poltrona di rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione europea. Il premier Matteo Renzi avrebbe intenzione di sostituire, prima del tempo, l’attuale ambasciatore, Stefano Sannino che ha preso l’incarico a luglio del 2013. Dietro la decisione del presidente del Consiglio ci sarebbe soprattutto una differenza di approccio. Incline al dialogo e a trovare compromessi, l’attuale ambasciatore, grande conoscitore della macchina europea, non rappresenterebbe in pieno la linea muscolare che Renzi vuole portare a Bruxelles: quella di un’Italia pronta a farsi sentire su tutti i dossier e a prendere anche posizioni scomode.
L’idea del premier sarebbe dunque quella di spostare rapidamente Sannino in Spagna, a sostituzione dell’attuale ambasciatore d’Italia presso Madrid, Pietro Sebastiani, in scadenza a marzo. A Bruxelles arriverebbe Cesare Maria Ragaglini, attualmente rappresentante dell’Italia a Mosca. Toscano di 62 anni, Ragaglini è in Russia dal 2013 dopo essere stato rappresentante permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite a New York e direttore generale del ministero degli Esteri per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente. Nel suo curriculum nulla di strettamente legato agli Affari europei, ma a Renzi sembra importare poco. Ragaglini sarebbe uomo di polso che non teme lo scontro e questo al momento è quello che il premier vuole per la piazza di Bruxelles.