Bruxelles – Per rispondere alla crisi migratoria in atto “non c’è alternativa al controllo delle frontiere”, per questo “accolgo la proposta della Commissione di rafforzare i confini”, dell’Unione europea. Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, al suo arrivo al palazzo dove oggi si svolgerà il Vertice dei capi di Stato e di governo ha affermato che “il controllo dei confini è conditio sine qua non di tutte le politiche migratorie”, e la protezione dei confini “è e deve essere innanzitutto prerogativa Stati”. Per questo, riferendosi all’ultima proposta della Commissione europea per rafforzare il controllo dei confini esterni dell’Ue, ha detto che “dobbiamo analizzare la parte più controversa”, ovvero quella che riguarda l’istituzione di un corpo di guardia frontiera “che possa entrare nel territorio di Stati sovrani”, e prendere il controllo delle frontiere nel caso in cui questi ultimi non fossero in grado di farcela da soli.
A situazioni estreme comunque a volte è necessario dare risposte estreme e per questo l’Europa, ha aggiunto “non può restare vulnerabile quando Schengen non riesce a proteggere i confini”, e quindi “se rigettiamo la proposta della commissione dovremo trovarne un’altra”, che però, ha concluso “temo sarà comunque dolorosa”.