Strasburgo – Nella legislazione sulla lotta contro il riciclaggio di capitali e il finanziamento del terrorismo la Santa Sede “ha posto rimedio alla maggior parte delle lacune tecniche individuate nelle sue disposizioni legislative e normative”. Però il sistema di lotta conto il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo “deve ora tuttavia produrre risultati effettivi in termini di perseguimento penale, condanna e confisca”. Sono le conclusioni cui è giunto l’organo del Consiglio d’Europa incaricato della lotta contro il riciclaggio di capitali e il finanziamento del terrorismo, Moneyval, nel suo secondo rapporto di valutazione relativo alla Santa Sede/Stato della Città del Vaticano. Il rapporto valuta la conformità del paese con le raccomandazioni enunciate da Moneyval nel suo rapporto di mutua valutazione del luglio 2012 e nel suo primo rapporto di valutazione del dicembre 2013.
“Mi rallegro dei progressi compiuti dalla Santa Sede dal 2012 su un certo numero di questioni. Esorto le sue autorità a tenere conto delle raccomandazioni di MONEYVAL e a fornire risultati concreti nelle indagini in corso relative al riciclaggio di capitali” ha dichiarato il Segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jaglan. Il rapporto contiene un’analisi di Moneyval sulla conformità della Santa Sede con le sedici Raccomandazioni essenziali e fondamentali formulate nel 2003 dal Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI) in materia di lotta contro il riciclaggio di capitali e finanziamento del terrorismo.
Moneyval sottolinea che “l’intenso processo di esame dei conti dell’Istituto per le opere di Religione (IOR) sembra avere dato i suoi frutti. Circa 4.800 conti sono stati chiusi e sono state colmate numerose gravi lacune nell’applicazione delle misure destinate a individuare e verificare con precisione l’identità dei correntisti”. Le categorie di clienti autorizzati a detenere dei conti presso lo IOR “sono state precisate e confermate da una decisione vincolante del suo Consiglio di sovrintendenza. Nel 2014, l’istituto è stato oggetto di una verifica approfondita da parte dell’Autorità di informazione finanziaria, corredata da un piano d’azione dettagliato che sta ora seguendo da vicino”.
Il rapporto indica che delle visite di ispezione ad hoc sono effettuate presso l’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (APSA), precisando tuttavia che l’ispezione completa si concluderà entro la fine del 2015.
Il numero di segnalazioni di operazioni sospette è fortemente aumentato dall’ultimo rapporto di valutazione – 329 segnalazioni tra gennaio e settembre 2015 –, dovute in larga misura al continuo esame dei conti dello IOR. Dopo la sua istituzione, l’Autorità di informazione finanziaria (AIF) ha inviato 30 segnalazioni al Giudice istruttore per le indagini, a seguito delle quali sono state avviate 29 indagini per riciclaggio di capitali. La procura della Santa Sede ha congelato circa 11 milioni di euro, in virtù delle attuali nuove disposizioni relative al congelamento di beni potenzialmente illeciti.
Nonostante ciò, sottolinea il rapporto, “i casi di riciclaggio di capitali non hanno dato luogo, fino ad oggi, né a incriminazioni, né a procedure giudiziarie dopo l’adozione del rapporto di valutazione del 2012. Le autorità della Santa Sede/Stato della Città del Vaticano devono vigilare affinché la gendarmeria e la Procura possano condurre indagini finanziarie proattive, per ottenere risultati concreti nelle indagini in corso sul riciclaggio di capitali”.
Conformemente alle Regole di procedura di Mneyval, la Santa Sede deve presentare la situazione aggiornata delle misure adottate per attuare le raccomandazioni del Comitato entro dicembre 2017.
Il Comitato di esperti sulla valutazione delle misure di lotta contro il riciclaggio di capitali e il finanziamento del terrorismo (Moneyval) è un organo del Consiglio d’Europa che valuta la conformità alle norme internazionali ed europee volte alla lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo così come la loro attuazione, e presenta alle autorità nazionali raccomandazioni riguardanti migliorie da apportare ai sistemi. 28 Stati membri del Consiglio d’Europa sono attualmente soggetti alle procedure di controllo del MONEYVAL, nonché Israele, la Santa Sede (Stato della Città del Vaticano), le Dipendenze della Corona Britannica: Guernesey, Jersey e isola di Man e del territorio d’oltremare di Gibilterra.