Bruxelles – L’Europa deve potersi sostituire agli Stati inadempienti ai loro doveri di controllo delle frontiere. Lo afferma il capogruppo del Ppe al Parlamento europeo Manfred Weber, che interviene così con decisione nel dibattito aperto dalla Commissione europea che domani dovrebbe approvare una discussa proposta legislativa in questo senso.
“Rafforzare drasticamente i controlli alle frontiere esterne dell’UE e garantire frontiere sicure, rappresentano le condizioni di base per rendere possibile agli Stati membri dell’UE di tenere sotto controllo la crisi dei rifugiati”, esordisce Weber, uomo molto vicino alle posizioni di Angela Merkel. “Non tutti i migranti che arrivano, possono realmente rimanere in Europa”, sottolinea.
Secondo l’esponente popolare di fronte alla crisi causata da enormi afflussi alle frontiere dell’Unione “l’Agenzia Frontex dovrebbe diventare un vero e proprio organo per il controllo dei confini esterni e delle coste. Ciò significa – specifica – che Frontex dovrebbe avere le proprie unità operative e i propri mezzi. Inoltre, quando uno Stato membro non è in grado di controllare le proprie frontiere esterne, l’Europa dovrebbe essere in grado di assumersi la questa responsabilità per il controllo delle frontiere”.
“Il fatto che alcuni Stati membri dell’UE non siano in grado di adempiere ai propri doveri di messa in sicurezza delle frontiere esterne, come previsto dai trattati, è assolutamente inaccettabile – stigmatizza Weber -. Purtroppo, troppo tempo è stato sprecato in attesa che gli Stati membri agiscano”.