Roma – La commissione Bilancio di Montecitorio ha già discusso molti degli emendamenti presentati alla legge di stabilità, dando anche l’ok a quello del governo che inserisce nella manovra i contenuti del decreto salva banche, ma la mole è ingente e per smaltirla bisognerà lavorare anche stanotte fino a domattina. Per questo Francesco Boccia, che presiede la commissione Bilancio, ha scritto alla presidente della Camera, Laura Boldrini, per chiedere 24 ore in più per la presentazione del testo da sottoporre all’esame dell’Aula. Manca ancora l’ufficialità, ma pare ormai scontato che la richiesta di rinvio verrà accolta.
Il provvedimento che ha scatenato le proteste degli obbligazionisti subordinati di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti, provocando un rimpallo di accuse tra l’Italia e la Commissione europea, è stato inserito nella legge di Stabilità per accelerarne l’approvazione. Prevede l’istituzione di un fondo di solidarietà da 100 milioni per risarcire alcuni degli obbligazionisti che hanno perso i risparmi, grazie al ricorso al Fondo interbancario per la tutela sui depositi. Inoltre, ci sarà un finanziamento ponte da 2,5 miliardi di euro per il Fondo unico di risoluzione. Gli istituti che aderiranno al fondo potranno beneficiare di sgravi fiscali.
Sempre in materia di finanza, il governo ha inserito nella manovra una riforma della consulenza finanziaria, con l’istituzione di un albo unico al quale potranno iscriversi consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, i consulenti finanziari autonomi, le società di consulenza finanziaria e gli agenti di assicurazione persona fisica. Verrà istituito anche un fondo per garantire l’accesso gratuito alle procedure di risoluzione stragiudiziale delle controversie.
Tra le altre novità inserite in commissione c’è l’anticipo al 2016 dell’esenzione Irpef per i pensionati over 75 con meno di 8 mila euro di reddito annuo. Le risorse provengono da una riduzione del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione. Al contempo, un’altra norma per i pensionati annulla i possibili effetti della deflazione per il 2015. Viene infatti sterilizzato l’adeguamento all’indice dei prezzi se comporta una riduzione dell’assegno. La sterilizzazione non è però definitiva e il problema potrebbe ripresentarsi il prossimo anno se non si innescherà una dinamica di rialzo dei prezzi.
Lievita intanto il piano per la sicurezza e la cultura voluto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e presentato pochi giorni dopo gli attentati di Parigi. Dai 2 miliardi annunciati si è passati a 2,6 miliardi di euro. Tra gli interventi previsti, lo stanziamento di 250 milioni in un fondo per la sicurezza e il contrasto al terrorismo, 500 milioni saranno dedicati alla riqualificazione delle periferie, 150 milioni andranno alla sicurezza informatica, 35 serviranno ad anticipare di un anno le assunzioni previste per il 2017 in Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, 50 saranno disponibili per l’ammodernamento degli strumenti e delle attrezzature di protezione delle forze armate, 15 milioni serviranno a garantire un credito di imposta per le spese di installazione per sistemi di videosorveglianza digitale e allarmi. Poi c’è il bonus da 80 euro in busta paga che sarà esteso anche a 500 mila operatori delle forze dell’ordine nonostante abbiano un reddito superiore al limite previsto dal decreto sullo sgravio Irpef. Infine, i 500 euro una tantum di cui beneficeranno i neo diciottenni che potranno utilizzare la somma per l’acquisto di prodotti culturali.
Sul fronte dei giochi, viene portato dal 15 al 17,5% il prelievo erariale unico sulle slot machine e per chi gioca sarà un po’ più difficile vincere, dal momento che scende dal 74% al 70% il pay out, ovvero la quota di soldi giocati che le macchinette devono restituire come vincita.