Bruxelles – L’idea di lasciare l’Unione europea è un danno per l’economia della Gran Bretagna. A esprimersi contro l’ipotesi di Brexit è il Fondo monetario internazionale che in un report ha scritto che “l’incertezza legata al risultato del referendum sull’appartenenza della Gran Bretagna all’Ue potrebbe danneggiare le prospettive economiche del Paese”. La stessa direttrice dell’Fmi, Christine Lagarde ha detto di sperare che “la Gran Bretagna resti nell’Unione europea”, perché in caso contrario, se al referendum dovesse prevalere la Brexit, “il commercio sarebbe più difficoltoso, le tariffe registrerebbero un incremento e la fluidità finanziaria all’interno dell’Ue peggiorerebbe”. “Si tratta di una questione politica e come tale è giusto che siano i governi e gli elettori a decidere”, ha detto Lagarde secondo cui però “un voto a favore dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea creerebbe una forte incertezza su quello che potrebbe accadere. E come economista io credo che una situazione certa sia sempre da preferire ad una incerta”.
L’istituto con sede a Washington è comunque ottimista sull’economia britannica e stima che, anche nei prossimi anni, crescerà ad un tasso annuo medio del 2,25% e l’inflazione è destinata a riportarsi verso il target del 2%.