Bruxelles – “Di fronte a minacce crescenti” e “in un contesto di crisi economica globale, povertà e disuguaglianze sempre più accentuate”, la difesa dei diritti umani e dello stato di diritto rimane “il fondamento del lavoro dell’Ue”. Lo assicura l’Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione europea, Federica Mogherini, in occasione della giornata dei diritti umani che celebra i 50 anni dalla firma della Convenzione internazionale sui diritti civili e politici e della Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali. L’Unione europea, sottolinea l’Alto rappresentante, è impegnata nel “promuovere e difendere tutti i diritti umani e le libertà fondamentali”: “Il nuovo piano d’azione sui diritti umani e la democrazia, che l’Ue ha adottato lo scorso luglio – ricorda Mogherini – attribuisce uguale importanza a tutti i diritti umani e impegna, attraverso azioni concrete, a promuoverli e ad assicurare la loro applicazione per tutti. Inoltre l’Ue è più impegnata che mai ad assistere la società civile, le organizzazioni e tutti gli attori, a lavorare per la protezione e il rispetto dei diritti umani, civili e politico o sociali, economici e culturali”.
“Questi diritti sono stati stabiliti nella convinzione che la pace non è possibile senza un decente standard di vita per tutti in tutto il mondo, e che l’indipendenza e la sicurezza economica di una persona garantiscano la libertà personale di ognuno”, ricorda l’agenzia dell’Unione europea per i Diritti Umani, secondo cui “nonostante molte cose siano cambiate” nei 50 anni trascorsi dall’adozione delle due dichiarazione, “questi valori rimangono costanti”. Oggi, continua l’agenzia Ue, “è un giorno per ricordare a noi stessi che i diritti e le libertà sanciti in queste due convenzioni 50 anni fa sono rilevanti oggi come allora” e “ci ricordano il bisogno di continuare a lavorare per società aperte e inclusive e di promuovere, rispettare e proteggere tutte le persone, così che possano vivere la loro vita con dignità”.