Bruxelles – La procedura di infrazione contro l’Italia per la mancata registrazione dei migranti è “una risposta sbagliata”. Il sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, ha affidato a una nota il suo disappunto in cui chiede all’Europa di “assumersi le sue responsabilità sostenendo chi è in prima linea”.
Secondo il sottosegretario se l’Europa vuole fare la differenza per i cittadini: “Deve saper rispondere in modo efficace e politico ai grandi nuovi momenti di cambiamento come la sfida dei rifugiati e della sicurezza”. A suo avviso “non c’è risposta efficace europea senza presa di responsabilità europea”, e quindi l’Europa “deve assumersi la propria responsabilità sostenendo i Paesi che sono in prima linea nella gestione della crisi dei profughi da tempo, a partire dall’Italia”. L’apertura di una procedura di infrazione sulle identificazioni dei migranti “alla luce dei grandi sforzi che stiamo compiendo”, va invece nella direzione opposta e “non è certo la risposta che ci aspettiamo dall’Europa”, ha sottolineato Gozi che ha aggiunto che “se c’è una risposta sbagliata è quella di colpire chi da mesi è in prima linea nel gestire la crisi dei rifugiati assumendo responsabilità che sono anche dell’Europa”. Quello che ha fatto Bruxelles è “applicare in modo miope e rigido le regole comuni nei confronti di chi ha fatto molto più e molto meglio di altri”, mentre quello che si dovrebbe fare “è applicare senza perdere più tempo quell’accordo sulla ridistribuzione dei rifugiati”, che è la risposta “che tutti i governi (che sono tutti ugualmente vincolati da quest’accordo) dovrebbero dare e che ancora non hanno dato”.