Bruxelles – Per i risparmiatori più colpiti dall’operazione di risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti saranno previste “misure di tipo umanitario” che saranno “completamente separate” dall’operazione finanziaria di risoluzione. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, al termine della riunione dell’Ecofin a Bruxelles. Allo studio del governo ci sono misure per una forma di sostegno ai risparmiatori delle fasce più deboli, titolari di obbligazioni convertibili, che hanno subito perdite. “Deve essere chiaro – ha detto il ministro – che il governo sta studiando misure a sostegno delle fasce più deboli dei risparmiatori che sono stati interessati da questa operazione di risoluzione. È una misura i cui termini sono ancora da precisare: in questi giorni troveremo una soluzione da sottoporre al Parlamento, e farò un’audizione alla Camera, se non sbaglio sabato, anche per parlare di questo”. La Commissione europea, ha spiegato Padoan, “potrebbe avere delle obiezioni se questa misura fosse considerata parte dell’operazione di risoluzione”, e quindi “in contrasto con la disciplina sugli aiuti di Stato”, ma “non lo è. Sono due cose completamente separate”.
I termini quantitativi e operativi di questo fondo “sono ancora da chiarire, ma l’idea è di riconoscere che c’è gruppo di cittadini in difficoltà economiche. E queste misure sarebbero paragonabili a quelle di sostegno alla povertà e non interferiscono con il meccanismo finanziario dell’operazione”, ha aggiunto.
Padoan ha spiegato che le misure già prese e approvate dall’Ue per la risoluzione delle quattro banche si collocano, a livello europeo, in una sorta di “regime intermedio”, fra il vecchio “bail out” e il nuovo “bail in” (risoluzione delle crisi bancarie nel primo caso con fondi pubblici, nel secondo con fondi provenienti dallo stesso sistema bancario). “Dal primo gennaio 2016 – ha ricordato – entrano in vigore misure Ue più stringenti sulla risoluzione delle crisi bancarie, con il passaggio dal ‘bail out’ al ‘bail in’, che sarà in gran parte appannaggio dell’Unione bancaria europea”. Comunque, ha aggiunto il ministro sempre parlando delle quattro banche, pur non essendo ancora operativo il nuovo meccanismo, “bisogna cominciare a introdurne alcuni principi, cosa che è stata fatta nel pieno rispetto delle regole europee”.