Roma – “Il volontariato internazionale è una delle dimensioni più importanti della politica estera. Per questo abbiamo previsto per il Servizio Volontario Europeo un budget complessivo di 600 milioni di euro e una partecipazione di 85mila giovani. Vale a dire che in 7 anni, dal 2014 al 2020, si supererà il numero complessivo di fondi e volontari che ci sono stati in 16 anni, dal 1998 al 2013. Un chiaro segnale questo di quanto l’Unione europea consideri il Servizio Volontario Europeo un programma fondamentale, su cui puntare per lo sviluppo dei giovani”. Lo ha detto l’europarlamentare Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo intervenendo alla Dodicesima edizione del Premio del volontariato internazionale promosso da Focsiv- Volontari nel mondo, in occasione della Giornata mondiale del volontariato.
“Noi oggi – ha continuato Costa- ci troviamo di fronte ad una grande risorsa, i giovani, di cui però ci occupiamo come di un problema concentrandoci sui dati che ci parlando di indici di disaffezione alla questione pubblica, di abbandono scolastico, disoccupazione. Quando invece dovremmo valorizzare i dati che dicono che uno su quattro dei giovani europei è impegnato in azioni di volontariato e uno su due è coinvolto in azioni significative di impegno sociale. Dando loro opportunità in linea con gli interessi e le competenze, abbiamo risposte straordinarie”.
Il Servizio Volontario Europeo è un esempio: secondo una recente indagine dell’Agenzia nazionale per i giovani, il 75% dei giovani crede che un’esperienza di Servizio volontario europeo offra maggiori opportunità per trovare in seguito lavoro; l’85% dei volontari sostiene di essere più consapevole dei valori europei e l’81% si sente più impegnato nei confronti dei giovani più disagiati. Risultati molto simili, per quanto riguarda il legame tra Servizio Volontario Europeo su 500 giovani tra i 18 e i 25 anni che hanno partecipato ai programmi di mobilità offerti loro dall’Unione europea, tra cui il Servizio Volontario Europeo, oltre l’81% dei ragazzi ha affermato di avere acquisito competenze ed abilità che si sono rivelate utili in ambito lavorativo.
“Il Servizio volontario europeo – ha concluso Costa, e in un’ottica più ampia quello internazionale, risulta essere importante volano per i giovani per accedere al mercato del lavoro perché offre ulteriori possibilità ai giovani di migliorare le loro competenze e conoscenze e rendersi maggiormente spendibili in un mercato del lavoro sempre più competitivo”.