Bruxelles – Comincia a dare i suoi frutti l’accordo tra Unione europea e Turchia, raggiunto la scorsa domenica nel corso di un vertice straordinario dei capi di Stato e di governo. Negli ultimi quattro giorni le autorità turche hanno già fermato quasi tremila migranti che tentavano di attraversare l’Egeo per approdare sulle coste greche. Secondo l’agenzia stampa turca Dogan, la guardia costiera del Paese ha bloccato 2.933 migranti, soprattutto siriani ed iracheni, che dalla città nordoccidentale di Ayvacik si preparavano a mettersi in mare verso l’isola greca di Lesbos. Trentacinque presunti scafisti sarebbero stati arrestati e centinaia di navi sequestrate. Secondo l’agenzia stampa i migranti saranno mandati in un centro chiuso da cui qualcuno potrebbe essere espulso.
L’accordo raggiunto tra Bruxelles e Ankara per far fronte alla crisi dei rifugiati in atto in Europa impegna l’Europa a finanziare con tre miliardi di euro le spese dei campi profughi in Turchia, a dare nuova spinta al processo di adesione di Ankara all’Ue e a velocizzare il processo di liberalizzazione dei visti, con l’obiettivo di completare il processo entro l’ottobre prossimo. In cambio la Turchia, che già ospita oltre due milioni di rifugiati siriani, si dovrebbe impegnare ad evitare le partenze di massa verso l’Europa.