Bruxelles – L’industria dell’auto europea ridurrà l’impatto ambientale dei veicoli e della produzione. Con questo impegno gli amministratori delegati delle principali case automobilistiche dell’Unione europea hanno concluso il consiglio direttivo dell’Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea). “Stiamo adottando questa dichiarazione comune alla luce della conferenza sul clima COP21” ha spiegato il Presidente Acea e Ceo di Renault Carlos Ghosn, “ma anche per far fronte ad alcune delle critiche che sono state recentemente rivolte alla nostra industria”. Secondo un comunicato di Acea, negli ultimi due decenni le emissioni di Co2 delle nuove autovetture sono diminuite di quasi il 34%, così come le emissioni inquinanti. Anche l’impatto ambientale della produzione, si legge nel comunicato, “è diminuito sensibilmente, con le emissioni totali di Co2 derivanti dalla produzione di auto che sono state ridotte del 27,4% negli ultimi dieci anni”.
Nel corso della riunione, gli amministratori delegati hanno anche sottolineato il loro sostegno allo sviluppo di un nuovo test per misurare le emissioni di inquinanti in condizioni di guida reali (RDE). Ad ottobre, l’Ue ha stabilito standard per il test che il comunicato Acea definisce “difficile da raggiungere in un breve periodo di tempo”. Tuttavia, ha dichiarato Ghosn, ”l’industria ha urgente bisogno di chiarezza” e “il test RDE è necessario per ripristinare la fiducia dei consumatori e legislatori delle prestazioni ambientali dei veicoli nuovi”. Per affrontare sia il cambiamento climatico e le preoccupazioni per la qualità dell’aria, l’industria automobilistica farà ricorso ad oltre 40 miliardi di fondi per ricerca e sviluppo. Oltre a questo, ha osservato Ghosn, ci sarà bisogno di “un quadro politico europeo più coerente, in cui gli obiettivi ambiziosi di cambiamento climatico si adattino meglio alle più severe norme di qualità dell’aria”.