Bruxelles – Quasi la metà degli stanziamenti dei Fondi strutturali e di investimento europei affluisce nell’economia reale tramite gli appalti pubblici. La nuova normativa europea sulla politica di coesione subordina l’erogazione dei fondi agli Stati membri all’esistenza di un quadro di riferimento efficace e sano per gli appalti pubblici.
“Lo scopo delle norme sugli appalti pubblici è garantire a tutti gli operatori economici dell’UE una reale possibilità di vedersi attribuito un appalto pubblico. Procedure rapide e solide sono fondamentali anche per sostenere gli investimenti ed evitare ritardi”, spiegano in una nota congiunta Corina Crețu, Commissaria per la Politica regionale, ed Elżbieta Bieńkowska, Commissaria per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le PMI in occasione della loro prima riunione periodica sugli appalti pubblici
Le due commissarie aggiungono che “quasi la metà dei Fondi strutturali e di investimento europei viene erogata tramite gli appalti pubblici. La collaborazione tra noi è molto stretta fin dall’insediamento della Commissione Juncker; l’obiettivo è un uso efficiente dei fondi UE attraverso un’applicazione coerente e corretta delle norme sugli appalti in tutta l’UE, così da contribuire all’Agenda dell’UE per l’occupazione, la crescita e gli investimenti”.
Gli Stati membri, con il sostegno attivo della Commissione, sono impegnati nell’elaborazione e attuazione di piani d’azione nazionali per risolvere carenze strutturali. “Nel mese di ottobre – ricordano Cretu e Bieńkowska – abbiamo pubblicato orientamenti per i funzionari nazionali responsabili degli appalti nell’UE per aiutarli a individuare ed evitare gli errori più comuni negli appalti pubblici di progetti cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei”. Una guida giudicata “utile” da esperti del settore. Ora, ritengono le due componenti della Commissione Juncker, è giunto il momento “di imprimere un’accelerazione alla nostra azione. Abbiamo appena pubblicato un piano d’azione per rafforzare il sistema degli appalti nella politica di coesione e per migliorare ulteriormente gli appalti pubblici nel campo della coesione abbiamo anche presentato e discusso ieri con Phil Wynn Owen, membro della Corte dei conti europea, una serie di azioni e raccomandazioni”.
La preoccupazone della Commissione nel campo della coesione e non solo “deve essere garantire la scelta delle offerte economicamente più vantaggiose. Perché questo accada intendiamo costruire partenariati attivi con gli Stati membri e procedere parallelamente a un monitoraggio rigoroso per aiutarli nell’applicazione della disciplina europea”.
L’approccio seguito dalla Commissione è al tempo stesso preventivo e correttivo. Bruxelles fornisce orientamenti e assistenza per il rafforzamento delle capacità degli Stati membri, aiutandoli ad affrontare le principali carenze, ma interrompe i pagamenti se emerge che, nonostante le azioni preventive, gli sviluppi positivi sono pochi o nulli.
Il piano d’azione in materia di appalti pubblici si inserisce in un’iniziativa più ampia con la quale
la Commissione intende aiutare gli Stati membri e le regioni a migliorare le forme di investimento e la gestione dei fondi della politica di coesione. Parallelamente vengono sviluppati Peer 2 Peer, piattaforma che consente ai funzionari pubblici degli Stati membri uno scambio di esperienze e migliori pratiche nel campo del rafforzamento delle capacità amministrative, e i Patti d’integrità, strumento che mira a migliorare la trasparenza e l’accountability negli appalti pubblici. La Commissione vuole inoltre creare una base di dati di tutte le irregolarità rilevate negli Stati membri e nell’incoraggiare gli stessi Stati a sviluppare registri nazionali degli appalti.
Le amministrazioni aggiudicatrici secondo le commissarie dovrebbero infine disporre di personale altamente qualificato per l’espletamento delle procedure degli appalti pubblici affinché vengano scelte le offerte economicamente più vantaggiose. A questo proposito, all’inizio del 2016 la Commissione organizzerà una conferenza su come sfruttare al meglio i criteri di attribuzione negli appalti pubblici, in particolare quello del miglior rapporto qualità/prezzo (BPQR).