Bruxelles – La Commissione europea, tramite l’antitrust, ha aperto un’indagine sul trattamento fiscale accordato dal Lussemburgo a Mc Donald’s, che potrebbe aver violato le norme sugli aiuti di stato. L’antitrust europeo sostiene che grazie a un accordo con il governo del Granducato la multinazionale non paga (neanche negli Usa) imposte sui profitti realizzati in Europa. Il ministero delle Finanze del Lussemburgo respinge le accuse: “A McDonald’s non è stato concesso alcun trattamento fiscale particolare o alcun vantaggio selettivo”, dice una nota. Lo stesso ministro Pierre Gramegna ha spiegato che “il tax ruling non è illegale di per sé”.
Questo tax ruling “potrebbe aver accordato a Mc Donald’s Europe Franchising la controllata europea con sede il Lussemburgo, un trattamento fiscale favorevole contrario alle regole in materia di aiuti di stato dell’Ue”, afferma la Commissione. Secondo due accordi del 2009 la controllata europea della società statunitense da allora non paga alcuna imposta in Lussemburgo su profitti a otto zeri, che nel 2013 hanno superato i 250 milioni di euro.
La commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager, ha spiegato che un accordo “che accetta che Mc Donald’s non paghi tassi né in Lussemburgo né negli Usa sui profitti realizzati in Europa deve essere esaminato in modo dettagliato in base alle regole Ue sugli aiuti di stato”
Negli ultimi mesi la Commissione ha avviato altri procedimenti simili per Starbucks in Olanda, Apple in Irlanda, Amazon e Fiat in Lussemburgo. Per l’azienda di caffè e quella automobilistica sono già state emesse sanzioni che prevedono il pagamento di quanto, secondo Bruxelles, sarebbe stato dovuto.