Bruxelles – David Cameron si guarda intorno e fa un passo indietro: non chiede più che il Consiglio europeo di dicembre (il 17 e 18) sia sostanzialmente risolutivo per il negoziato sulla Brexit. O meglio, dopo aver parlato con vari leader di governi Ue, dopo aver incontrato Jean Claude Juncker e Donald Tusk, oggi si è sentito al telefono con Angela Merkel ed ha deciso che non è il caso di premere più di tanto, pur insistendo sulla volontà di modificare i Trattati Ue.
Una nota diffusa (anche a Bruxelles) da Downing Street racconta di una telefonata questa mattina tra i due premier “circa la rinegoziazione della partecipazione del Regno unito all’Unione europea in vista del Consiglio europeo di dicembre”. In questa telefonata, dopo aver discusso le riforme di “ampio respiro” che Cameron ha proposto “per rispondere alle preoccupazioni del popolo britannico” i due hanno ritenuto che siano stati fatti progressi nel dialogo delle ultime settimane, ma che “restano da risolvere difficili questioni”.
Il rinvio almeno a febbraio per decisioni definitive è stato confermato anche da un tweet del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.
Debate on #UKinEU at December #EUCO should pave the way for a deal in February
— Charles Michel (@eucopresident) December 3, 2015
Sempre Tusk ha annunciato per lunedì una lettera ai leader dei Ventotto per illustrare lo stato di negoziati.
On Monday I will send a letter to all EU HoSG with my assessment of the #UKinEU
— Charles Michel (@eucopresident) December 3, 2015
Cameron per evitare la Brexit vuole “sostanziali” novità, ed ha sottolineato a Merkel che servono “cambiamenti irreversibili e legalmente vincolanti”. In sostanza Cameron, spiegano fonti vicine al dossier, insiste sui quei cambiamenti dei Trattati che invece gli altri leader non vogliono fare, anche perché aprirebbero un vaso di Pandora nei Parlamenti nazionali che potrebbe diventare ingovernabile. Anche Cameron, spiega il suo portavoce nella nota si rende conto che “la misura di ciò che stiamo chiedendo non si risolverà in un colpo solo e di conseguenza non si aspetta che si arrivi ad un accordo al Consiglio europeo di dicembre”. Il premier britannico si accontenta dunque, per ora, di “mantenere il ritmo” della discussione, che potrebbe avere un momento “sostanziale”, che scenda nei dettagli delle proposte comunque nel prossimo vertice dei Capi di Stato e di governo dell’Ue.
La cancelliera Merkel si dice che abbia condiviso questo approccio metodologico, “sottolineando il suo impegno a trovare soluzioni che vadano incontro alle preoccupazioni del popolo britannico”.