Bruxelles – La Banca centrale europea di Mario Draghi proroga il quantitative easing e riduce il tasso di rendimento dei depositi delle banche per favorire gli impieghi. Sono le misure decise oggi il Consiglio direttivo, che tenta di far risalire l’inflazione verso livelli più accettabili.
Il programma di acquisto di titoli è stato prorogato fino al marzo 2017 “o oltre se necessario”, ed e stato esteso ai titoli degli Enti locali. La Bce ha annunciato anche una nuova riduzione del tasso dei depositi delle banche, che era già a livelli negativi e che passerà dall’attuale -0,20 per cento a -0,30 per cento. La Banca centrale europea ha anche confermato al minimo storico dello 0,05% il livello del tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali.
Queste decisioni, anche se attese, hanno deluso i mercati azionari, le borse dopo un rialzo in apertura hanno invertito l’andamento. Anche l’euro paga un pegno, passando nel cambio sul dollaro a 1,08 dall’1,05 di questa mattina. Salta in altro anche lo spread tra i tutoli pubblici italiani e quelli tedeschi, che passa a 112 punti dai 90 dell’apertura di stamattina.
Roberto Gualtieri, Presidente della Commissione per i Problemi Economici e Monetari del Parlamento europeo commenta favorevolmente le decisioni di oggi. “Accolgo con favore la determinazione mostrata oggi dalla BCE di fronte a un ulteriore revisione al ribasso delle aspettative di inflazione dice Gualtieri -. Tutte le misure prese oggi sono importanti e necessarie. In particolare, ritengo positiva la decisione di reinvestire il capitale dei titoli acquistati in scadenza e attendo di conoscere i dettagli di questa operazione. La BCE deve garantire il ritorno verso l’obiettivo di inflazione, soprattutto tenendo conto delle flebili prospettive di crescita nell’area dell’euro e del commercio modesto”.