Bruxelles – La Commissione europea propone di rendere i prodotti e servizi maggiormente accessibili alle persone con disabilità. In particolare gli sportelli bancomat e i servizi bancari in generale, i personal computer, i telefoni e gli apparecchi televisivi, i servizi telefonici e audiovisivi, i trasporti, i libri elettronici (e-book) e il commercio elettronico. I prodotti e servizi al centro della proposta sono stati scelti in consultazione con i cittadini, le organizzazioni della società civile e le imprese.
Nell’Ue circa 80 milioni di persone presentano un certo grado di disabilità. A causa dell’invecchiamento della popolazione, il loro numero dovrebbe salire a 120 milioni entro il 2020. L’accessibilità, oltre a contribuire a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, è condizione indispensabile per assicurare a queste persone una partecipazione paritaria e un ruolo attivo nella società.
La Commissione spiega che la proposta di direttiva mira a migliorare il funzionamento del mercato interno: per le imprese sarà più semplice fornire prodotti e servizi accessibili a livello transfrontaliero. I requisiti comuni di accessibilità si applicheranno anche in relazione alle norme Ue sugli appalti pubblici e per quanto concerne l’uso dei fondi Ue. L’iniziativa promuoverà l’innovazione e accrescerà l’offerta di prodotti e servizi accessibili a beneficio dei circa 80 milioni di persone con disabilità negli Stati membri. La Commissione ha rivolto un impegno particolare a garantire la proporzionalità dei requisiti, in particolare per le piccole imprese e le microimprese. Una clausola di buon senso evita che i requisiti di accessibilità si traducano in un onere sproporzionato e per quanto concerne le microimprese sono previste misure meno rigide per garantire il rispetto dei requisiti.
Secondo Marianne Thyssen, commissaria responsabile per l’Occupazione e gli affari sociali, ha dichiarato che “la disabilità non dovrebbe costituire un ostacolo alla piena partecipazione alla società e l’assenza di norme comuni a livello di Ue non dovrebbe essere un freno al commercio transfrontaliero di prodotti e servizi accessibili”. Con questo atto, ha spiegato, “intendiamo potenziare il mercato interno e valorizzarne le potenzialità a vantaggio sia delle imprese sia dei cittadini con disabilità. In effetti, ne trarremo tutti vantaggio”.
Se l’iniziativa della Commissione verrà realizzata le persone con disabilità vedranno crescere l’offerta di prodotti e servizi accessibili a prezzi maggiormente competitivi. Questa maggiore offerta può essere utile anche per i cittadini più anziani, che hanno esigenze di accessibilità analoghe e per quella più vasta platea di persone che devono affrontare le difficoltà legate a un infortunio, a una malattia temporanea. Un progetto che contribuirà ad accrescere la partecipazione attiva alla società, anche nei settori dell’istruzione e dell’occupazione, e offrirà inoltre maggiori opportunità di autonomia e di mobilità.