Bruxelles – Cresce l’ottimismo dei direttori finanziari italiani. E’ ciò che emerge dalla ricerca svolta dalla società di consulenza Deloitte, con l’obiettivo di raccogliere le opinioni e le percezioni dei Cfo, ‘Chief financial officer’, delle principali aziende italiane in merito alla situazione economica attuale e alle sue possibili evoluzioni nei prossimi due anni.
Deloitte ha presentato la “Cfo survey” per il terzo trimestre 2015. In particolare è stato evidenziato che il 65% dei direttori finanziari italiani attende la ripresa dell’economia e dei consumi, una percentuale più che raddoppiata rispetto al 27% nel sondaggio del 2014. La maggior parte dei Cfo italiani prevede che in breve periodo, l’economia del Paese si possa stabilizzare. La stessa quota di direttori finanziari del nostro Paese, il 65%, è fortemente convinta di una crescita anche nell’ambito degli investimenti, tangibile nei prossimi 12 mesi.
Molto più cauto è invece l’atteggiamento dei Cfo italiani in merito al mercato del lavoro: partendo da una quota di manager che non si sbilancia a una possibile riduzione della disoccupazione nei prossimi 24 mesi (62%), si evidenzia invece che un 23% dei direttori finanziari attribuisce bassa probabilità al verificarsi di questo evento, mentre un 14% prevede probabilità maggiori del 50%.
Lo studio Deloitte rivolge lo sguardo anche allo scenario governativo in Italia. Secondo i Cfo intervistati in Italia, le priorità politiche economiche del nostro governo nei prossimi 24 mesi dovrebbero essere: la riduzione delle imposte sui redditi di lavoro e d’impresa, la lotta all’evasione e all’elusione fiscale e l’eliminazione delle province nonchè la riduzione dei costi di pubblico impiego.