Bruxelles – Il pacchetto sull’economia circolare presentato dalla Commissione europea è un buon punto di inizio, ma si deve fare di più. Ne è convinta l’eurodeputata del Pd, Simona Bonafè, secondo cui “l’obiettivo del 65% per il riciclo dei rifiuti urbani per il 2030 non è sufficiente, bisogna arrivare almeno al 70%”, come nella vecchia proposta che è “il minimo che chiederemo in Parlamento”. L’eurodeputata ha lamentato anche che il pacchetto “non fa riferimento alla riduzione dello spreco alimentare” che, spiega “non è solo una questione ambientale ma anche etica”. Nonostante il dissenso su questi due punti, Bonafè riconosce che il programma “è un buon primo passo”, soprattutto per il fatto che pone “limiti vincolanti per i rifiuti in discarica” e che crea “un framework ambizioso”. “Sono state rispettate le promesse di presentare una proposta comprensiva prima della fine dell’anno”, fatto che, ha aggiunto l’eurodeputata, non era scontato.
“L’approccio olistico sul pacchetto della Commissione” ha continuato Bonafè, “è quello giusto”. Oltre ai rifiuti, nel programma della Commissione vi è l’obiettivo di riorientare l’economia, a partire da design, riuso e riparabilità dei prodotti, all’impiego di materie prime rigenerate, fino alla tutela dei consumatori”.