Bruxelles – La Francia “farà di tutto per distruggere l’esercito dei fanatici” responsabili degli attentati di Parigi. Farà di “tutto contro il terrorismo, senza pietà, per proteggere i nostri figli”. È la promessa fatta dal presidente Francois Hollande alla cerimonia in memoria delle vittime del 13 novembre. “Dopo aver seppellito i morti, ripareremo i torti dei sopravvissuti”, ha aggiunto.
“Un’orda di assassini ha ucciso 130 dei nostri in nome di una causa folle e di un Dio tradito”, e quel venerdì 13 novembre “è un giorno che non dimenticheremo mai. La Francia è stata colpita vilmente in un atto di guerra organizzato da lontano”, ha affermato. E ora “la nazione intera piange le vittime”, ha aggiunto, sottolineando: “È perché erano la vita che sono stati uccisi, perché erano la Francia che sono stati abbattuti”.
Il presidente francese ha promesso però che la Francia non abbandonerà le sue abitudini e i suoi ideali. “I terroristi hanno il culto della morte, ma noi abbiamo l’amore per la vita”, e quindi “il fracasso della musica continuerà, moltiplicheremo le canzoni, le concerti e gli spettacoli, continueremo ad andare allo stadio”. “Il patriottismo che vediamo manifestarsi oggi, con le bandiere, quelle Marsigliesi…tutto ciò non ha nulla a che vedere con l’istinto di rappresaglia o di rifiuto dell’altro, è il simbolo della nostra unione e della nostra resistenza”, ha affermato ancora Hollande assicurando che la Francia “mantiene intatti i suoi principi di speranza e di tolleranza”.
Alle future generazioni il compito di portare avanti gli ideali del Paese. “Le prove ci renderanno più forti, sono fiducioso per le generazioni futuri. L’attacco del 13 novembre resterà nella loro memoria come un’iniziazione terribile alla durezza del mondo, ma anche come un invito ad affrontare la durezza con nuovo impegno”, e questa generazione “avrà il coraggio di prendere pienamente in mano l’avvenire della nostra nazione”, ben conscia che “la libertà non chiede di essere vendicata ma servita”. Questa generazione, ha concluso Hollande, “saprà dare prova di grandezza, vivrà pienamente in nome dei morti che oggi piangiamo. Questa generazione è diventata il volto della Francia”.