Bruxelles – Sempre meno braccia pestate al mondo dell’agricoltura per L’Europa. Tra il 2003 al 2013 una fattoria su quattro è “scomparsa”, è il dato registrato dall’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Ue. In questi dieci anni circa 4 milioni di aziende agricole hanno smesso di essere operative nell’Ue, dal 2013 ne rimangono attive 10.8 milioni. Mentre, sempre nello stesso periodo, la superficie totale utilizzata per l’agricoltura è rimasta pressochè stabile tra gli Stati membri. Nel 2013 precisamente 174.6 milioni di ettari di terreni sono stati lavorati.
La Francia e la Spagna, rispettivamente con il 15,9% e il 13,4%, rappresentano insieme quasi il 30% dell’area agricola utilizzabile dell’Ue. Il Regno Unito possiede invece il 9,9% degli ettari dell’Ue, collocandosi al terzo posto di questa classifica. L’Italia non rientra tra i primi tre, con il 6,9% del terrirorio agricolo totale dell’Ue, si posiziona al settimo posto, dopo Romania, Polonia e Germania. Un altro dato interessante ci fa capire quale Stato abbia sfruttato di più o di meno il proprio territorio agricolo. Tra il 2003 e il 2013, Cipro è stato il Paese con il più scarso utilizzo di lavoratori nei propri ettari, con il -30,1%, mentre i bulgari sembrano aver trovato molte braccia da donare al mondo dell’agricoltura, la crescita lavorativa nei territori utilizzabili è stata del + 60,1%. Le analisi ci mostrano inoltre che Il Paese con la media più alta di ettari per fattoria è la Repubblica Ceca (133 ettari), seguita da Regno Unito (93,6) e Slovacchia (80,7). La parte opposta della classifica, occupata da quegli Stati che hanno in media meno di 10 ettari per azienda agricola, vede all’ultimo posto Malta (1,2 ettari), seguita da Cipro (3,1) e Romania (3,6). Quale Stato membro possiede invece il maggior numero di fattorie? In Romania ci sono un terzo delle aziende agricole presenti in tutta l’Ue, esattamente 3,7 milioni di proprietà. Con grande distacco, segue al secondo posto la Polonia, con 1.4 milioni di fattorie, il nostro Paese con 1 milione di imprese agricole occupa l’ultimo gradino del podio.
Un altro fattore interessante di questo sondaggio riguarda l’età degli agricoltori: delle 10.8 milioni di fattorie presenti nell’Ue, circa 3.5 milioni sono gestite da 65enni o anche più anziani, più di 2.6 milioni di aziende agricole sono dirette da allevatori e coltivatori tra i 55 e i 64 anni, mentre i contadini sotto i 35 anni rappresentano solo il 6% degli agricoltori. Il Portogallo è lo Stato con la presenza più alta di 65enni gestori di fattorie, difatti sono il 50% degli agricoltori. Seguono Romania (41%), Cipro(40%) e Italia (39,7%). La Germania è il Paese con i lavoratori della terra più giovani, solo il 6,5% di loro hanno 65 anni o più.