Bruxelles – No alla concessione dello status di economia di mercato a Pechino. Lo chiede Patrizia Toia, capodelegazione del Pd al Parlamento europeo.
Nell’industria siderurgica, spiega la parlamentare, la Cina fa “una concorrenza sleale, ha un’enorme sovracapacità produttiva e pratica dumping. Per questo siamo estremamente contrari alla concessione di economia di mercato alla Cina e anche contrari a risposte a metà, che spezzettino la risposta, che dicano sì ad alcuni settori e no ad altri, perché sarebbe una falla, un buco dalle conseguenze molto pericolose”.
Toia, che è anche vicepresidente della commissione Industria, intervenendo nell’aula della plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo al dibatto sulla relazione sui metalli di base che sarà votata a dicembre, ha aggiunto che “il futuro dell’Unione europea non dipende solo dalla sua leadership politica o dalla sicurezza ma anche dalla sua forza economica e dal suo peso industriale. L’Europa non può essere un continente dipendente dalla produzione , sarebbe debole senza le sue eccellenze e fragile perché alla mercé delle potenze esterne”.
L’europarlamentare Pd ha invitato la Commissione “ad aprire gli occhi” e a reagire “alla concorrenza extra europea crescente e spesso sleale, che alle volte si avvale di pratiche illecite”. L’Europa, ha concluso, “deve essere fiera della sua industria siderurgica, deve difenderla con misure di innovazione, con politiche energetiche per l’approvvigionamento e i prezzi, ma anche con politiche commerciali più forti e aggressive”.