Bruxelles- Per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sei commissari europei hanno rivolto un appello congiunto “per porre fine alla violenza contro donne e ragazze”.
“La violenza costituisce una palese violazione dei diritti umani e una discriminazione di genere che affligge ogni paese in Europa e nel resto del mondo”, esordiscono i vice presidenti Frans Timmermans, Federica Mogherini, e i commissario Neven Mimica, Dimitris Avramopoulos, Christos Stylianides e Věra Jourová.
“Condanniamo con fermezza tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze – continuano -. Le cifre sono allarmanti: una donna su tre nell’Unione europea ha sperimentato una qualche forma di violenza di genere nel corso della sua vita. Troppe bambine, all’interno e all’esterno delle nostre frontiere, sono costrette a sposarsi o a subire mutilazioni. In molti paesi, più della metà dei femminicidi è commessa da un partner, da un parente o da un familiare, in ambito domestico. Le donne sono inoltre vulnerabili a ogni forma di violenza nelle zone di conflitto e durante le crisi umanitarie”.
Il fenomeno immigrazione pone in primo piano anche un nuovo capitolo: “Quest’anno – dicono i sei commissari – dovremmo prestare un’attenzione specifica al numero crescente di donne che chiedono rifugio o asilo nell’Ue. Alcune di esse subiscono stupri, violenze fisiche o sfruttamento sessuale nel corso del viaggio, mentre altre fuggono dai loro paesi di origine per timore di violenze basate sul genere. Al loro arrivo in Europa queste donne hanno bisogno di un sostegno specifico, che abbiamo il dovere di fornire”.
Combattere ogni forma di violenza contro le donne e le ragazze, all’interno e all’esterno delle frontiere dell’Unione, “rimane una priorità per la Commissione. La direttiva dell’UE sui diritti delle vittime, che riconosce le specifiche esigenze delle vittime della violenza di genere, è entrata in vigore il 16 novembre”.
Un’altra forma di violenza che colpisce più specificamente le donne e le ragazze è la violenza sessuale durante i conflitti. Celebrando il 15° anniversario della cruciale risoluzione 1.325 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulle donne, la pace e la sicurezza, l’UE e la comunità internazionale “devono intensificare i loro sforzi per eliminare tutte queste forme di violenza e consegnare i colpevoli alla giustizia”, auspicano i commissari.
Per la Commissione Ue “non può esistere uno sviluppo sostenibile senza emancipazione delle donne, e che questa non si possa conseguire senza eliminare ogni forma di violenza contro donne e ragazze”.
Oggi l’edificio Berlaymont è illuminato di arancione a sostegno della campagna “Sedici giornate di attivismo contro la violenza di genere” del Segretario Generale delle Nazioni Unite.
L’Ue, concludono i sei commissari, “è determinata a rafforzare il suo impegno per far sì che la violenza di genere diventi un problema del passato”.