Bruxelles – E’ meglio scappare o nascondersi? Lottare o fingersi morti? Insomma: come salvarsi durante un attentato terroristico? Domande che i recenti tragici eventi in Europa hanno portato alla mente di tanti, anche se nessuno vorrebbe doversele porre. La drammaticità degli attentati di Parigi ha costretto molti, anche qui in Europa, a cercare delle risposte che in altre regioni del mondo i cittadini hanno cercato oramai da molti anni.
La prima cosa per tentare di salvare la vita in un attentato terroristico è rendersi conto di quanto sta accadendo. Spesso non è così facile: l’impreparazione e il terrore che assale spesso impediscono di pensare e reagire in tempo. Se si decide di correre bisogna farlo andando a zig-zag, se non si può fuggire può esser meglio fingersi morti. Bisogna anche prepararsi ad un confronto fisico con un terrorista attentatore, e quindi qualsiasi oggetto che possa essere usato come arma va considerato. Ma dove colpire chi ci aggredisce?
Sempre più persone pensano dunque a informarsi e si rivolgono al web, per scoprire che anche l’Aeronautica militare si è posta il problema, organizzando dei corsi per studenti. Una delle cose da fare subito in caso di attentato terroristico, quando possibile, è chiamare il 112 o il 113. Ma ecco qui di seguito qualche pagina di “istruzioni” tra quelle visitate su internet. Nella speranza di non doversi mai trovare in una situazione del genere: