Bruxelles – Le armi non sono solamente un strumento per le azioni dei terroristi, non facciamo di tutta l’erba un fascio. Questa è la protesta portata avanti dai cacciatori europei, sostenuti da chi con le armi fa uno sport, i cosiddetti “sport shooters” (i tiratori al bersaglio). Due categorie che non vorrebbero mai che la Commissione europea revisionasse la direttiva sulle armi da fuoco nel senso di porre nuove e forti restrizioni e controlli per chi acquista fucili e pistole legalmente, che sia per cacciare o per praticare uno sport, come ad esempio il tiro al piattello.
Face, la federazione di associazioni per la caccia e la conservazione nell’Ue, ha accolto pienamente la reazione della Commissione nel reagire alla minaccia del terrorismo, specialmente in seguito alle tragedie di Parigi, supportando la decisione di un controllo maggiore sulle armi da fuoco, che include restrizioni per chi le acquista e le possiede. Ma, dicono, non bisogna eccedere. Per questo motivo Face fa un appello alla Commissione di rispettare i diritti dei cacciatori e degli sport shooters, che assieme, nell’Ue, rappresentano il più grande gruppo di cittadini che utilizzano responsabilmente e legalmente armi da fuoco, oltre ad essere tra le categorie sociali più controllate dalle autorità e tra le più rispettose della legge, sostiene l’associazione.
“Face applaude la leadership mostrata dalla Commissione di intervenire contro il terrorismo con grande determinazione. Non bisogna però restringere eccessivamente la libertà di alcuni cittadini rispettosi della legge di acquistare, utilizzare, trasportare e immagazzinare legalmente armi da fuoco” ha affermato Michl Ebner, il presidente Face.
Face, che rappresenta 7 milioni di cacciatori nell’Ue, ha inoltre sottolineato come non esistano link tra chi possiede armi da fuoco legalmente e chi è legato all’ambiente criminale o terroristico. Per lo più, continuano i rappresentanti di Face, non è stato dimostrato che le armi da fuoco acquistate legalmente contribuiscano ad alimentare il mercato illegale, da cui spesso i terroristi attingono per comporre il proprio arsenale. Difatti i terroristi responsabili delle tragedie a Parigi hanno ottenuto i fucili automatici d’assalto illegalmente dal mercato nero, ha ribadito Face. Inoltre tra le proposte della Commissione spicca quella di proibire la vendita privata e legale di armi da fuoco via Internet, la via più rapida per cacciatori e sport shooters di acquistare o vendere legalmente.