Bruxelles – La lotta europea contro il terrorismo passa anche dal tentativo di complicare la vita a chi cerca di reperire armi per portare a termine attacchi come quelli di Parigi. La Commissione europea ha adottato un pacchetto di misure che punta ad una migliore tracciabilità delle armi detenute legalmente ma anche a rafforzare la cooperazione tra gli Stati e assicurare che le armi disattivate siano davvero inutilizzabili. Proposte che erano già previste nell’agenda europea della sicurezza adottata in aprile ma su cui, dopo i fatti di questi giorni, l’esecutivo comunitario ha deciso di imporre una decisa accelerazione.
Per prima cosa la Commissione ha proposto una revisione della direttiva armi da fuoco già esistente, quella che definisce le regole per il possesso da parte di armi da parte di privati e loro trasferimento verso altri Paesi Ue. L’idea è quella di vietare ai privati di detenere alcune armi semiautomatiche, anche se permanentemente disattivate e di imporre regole più strette per l’acquisto di armi (o anche di parti di armi) online visto che una delle armi utilizzate per gli attentati di Parigi sembra sia stata assemblata anche con parti di armi acquistate illegalmente via internet. E ancora la Commissione propone regole comuni sulla marchiatura di armi da fuoco, un migliore scambio di informazioni tra gli Stati membri, regole più rigide sulla circolazione di armi disattivate e anche regole per i collezionisti così da evitare il rischio di vendita ai criminali. Modifiche approvate oggi dal collegio dei commissari, che devono ora essere approvate da Parlamento e Consiglio europeo. L’esecutivo comunitario ha anche adottato un regolamento comune per imporre agli Stati membri standard minimi sulla disattivazione delle armi da fuoco, in modo tale che l’arma sia davvero inservibile. Il prossimo passo, già annunciato dalla Commissione, sarà quello di sviluppare un piano contro il traffico illegale di armi ed esplosivi.
“L’adozione di questo pacchetto sulle armi da fuoco prova la determinazione della Commissione di affrontare la nuova realtà con cui ci dobbiamo confrontare”, sottolinea la commissaria Ue al Mercato interno, Elżbieta Bieńkowska, secondo cui è importante “rimuovere le divergenze di regolamentazione esistenti nell’Ue imponendo regole più strette, armonizzando gli standard per le armi da fuoco e assicurando uno scambio efficiente di informazioni tra gli Stati”. “I recenti attacchi terroristici contro i cittadini e i valori europei sono stati coordinati attraverso i confini, mostrando che dobbiamo lavorare insieme per resiste a queste minacce”, fa notare il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. La proposta di oggi, assicura, “ci aiuterà a combattere la minaccia che le armi finiscano nelle mani dei terroristi”.