Bruxelles – La Commissione europea lanciano il “patto europeo per la gioventù”, che vedrà l’impegno reciproco dell’esecutivo comunitario e di diverse aziende per creare una vera e propria partnership per l’istruzione e la cultura del business, con l’obiettivo di facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Il programma darà vita a 10mila “business-education partnership”, il target di queste imprese sarà rendere disponibili, per le nuove generazioni, 100mila contratti, tra cui quelli di apprendistato, di tirocinio o di ingresso al lavoro.
Il patto è stato avviato dalla rete europea di affari per la responsabilità sociale d’impresa (Csr Europe), lanciando un appello al mondo dell’impresa, dell’educazione e a tutti gli stakeholders per sviluppare e consolidare una partnership che supporti l’occupazione giovanile. “La nostra priorità è stimolare la creazione di posti lavorativi di buona qualità. Dò il benvenuto alla business-education partnership che fornità 100mila nuove opportunità per i giovani. L’obiettivo prossimo per la Commissione, assieme alle imprese, sarà quello di assicurare alla gioventù 250mila nuove possibilità lavorative, ma è necessario che il maggior numero di associazioni si unisca a questo atto per dare una spinta decisiva ai giovani europei”, ha detto Marianne Thyssen, commissaria per l’Occupazione.
La Commissione provvederà al supporto tecnico per il patto, assistendo gli stakeholders che parteciperanno al programma. I risultati del patto europeo per la gioventù verranno presentati a dicembre 2017, in occasione del primo “Enterprise-Education Summit”. Buoni esempi saranno le iniziative a supporto dell’apprendimento formale e informale, progetti che aumentino gli apprendistato o rendano più piacevole l’insegnamento della scienza e tecnologia, inoltre ci saranno iniziative dedicate esclusivamente ai giovani insegnanti d’Europa, che riceveranno le giuste competenze per diventare a tutti gli effetti leader di una classe. “La nostra ambizione è di garantire ai giovani un posto di lavoro a lunga durata e aumentare le loro competenze, in quest’ambito le business-education partnership sono un must. Siamo convinti che questo progetto sia la svolta” ha affermato Etienne Davignon, presidente di Csr Europe.